La bicicletta

<<[. . .] quasi un aggrumato scintillamento: una bicicletta: dalla strada della costa. [. . .]>>


Capitolo 4, pag. 94

BICICLETTA: il più comune tra i veicoli. Sfrutta la forza muscolare delle gambe per mettere in moto le ruote, (due, allineate una dietro l'altra, una delle quali è quella motrice) saldamente ancorare al telaio. Molti i tentativi di cambiare il design di questo veicolo ma tutti vani. La bicicletta, da quando la ricordiamo, ha sempre avuto una struttura simile a quella che ha oggi, a parte alcuni periodi di prova di alcune nuove "forme" tutti vani. Durante la prima guerra mondiale, la bicicletta, era usata dai bersaglieri ciclisti!


Evoluzione della bicicletta

Il serbatoio in pressione

<<[. . .] come un cavallino allo schioccar della frusta. Un serbatoio in pressione, che appena aprirgli un rubinettino sotto la pancia [. . .]>>


Capitolo 4, pag. 93

SERBATOIO IN PRESSIONE: è un recipiente progettato per contenere un fluido ad una pressione diversa da quella esterna. Di solito sono usati per compressori alternativi, colonne di distillazione in raffinerie e impianti petrolchimici, recipienti di reattori nucleari. La progettazione di questi recipienti necessita di calcoli precisi che sono diversi per ogni paese di destinazione (a causa delle differenti pressioni).


Quello in figura è considerato un "carro armato" tra i serbatoi in pressioni ed è usato per contenere gas naturale

La locomotiva

<<[. . .] Ansimava leggermente, come una locomotiva che seguiti a soffiare anche dopo ferma, nonostante la presenza [. . .]>>


Capitolo 3, pag. 68

LOCOMOTIVA: munita di motore, utilizza la forza motore per il traino di un treno. I primi tentativi per modelli di locomotiva sono stati realizzati nelle miniere di carbone in seguito alla rivoluzione industriale per sostituire la forza degli animali nei lavori pesanti. La prima locomotiva funzionante fu creata dall'inventore Richard Trevithick che nel 1804, sull'onda dell'entusiasmo portato dalle varie applicazioni del motore a vapore, riuscì a creare una locomotiva a vapore per le miniere. Di lì in poi il progresso ha portato all'ottimizzazione della locomotiva che avuto varie varianti (elettrica, diesel a trasmissione meccanica, diesel-elettrica, diesel-idraulica, a turbina) fino ai moderni studi su locomotive a biogas.


Locomotiva a vapore

L'automobile

<<[. . .] si lasciò andare finalmente a proporgli una gitarella in automobile per l'indomani, con la Giovanna e la Pina. [. . .]>>


Capitolo 3, pag. 61

AUTOMOBILE: veicolo in grado in muoversi autonomamente, senza l'utilizzo diretto di forze animali, umane, del vento o gravitazionali. Il termine automobile ha vari sinonimi, atti a descrivere la stessa cosa (come: autovettura, auto, macchina). L'idea dell'automobile era presente già nel XIII secolo quando Bacone profetizzava l'avvento di carri che corressero senza carri. Successivamente, anche Leonardo Da Vinci iniziò a disegnare prototipi di automobili senza però realizzarne alcuno. Il primo prototipo settecentesco è di Cugnot ma l'automobile si affermò nell'Ottocento con varie tipologie di motori. L'auto, con il motore endotermico e la benzina, si è affermata alla fine della prima guerra mondiale.


Uno dei primi modelli di automobile (Benz "Velo" model 1894 by Carl Benz)

Lo stetoscopio

<<[. . .] Poi gli mise lo stetoscopio sul cuore e sugli apici: per gli apici, sia davanti che [. . .]>>


Capitolo 3, pag. 59

STETOSCOPIO: è uno strumento medico utilizzato nella pratica medica per l'auscultazione del torace dei propri pazienti. Fu inventato da René-Théophile-Hyacinthe Laennec nel 1816 in Francia. Gli stetoscopi più comuni funzionano tramite la trasmissione di suoni dal petto, attraverso dei canali contenti aria, alle orecchie dell'uditore, a differenza di quelli elettronici che permettono, tramite un amplificazione del suono, anche di udire i suoni più deboli.

Un classico stetoscopio

L'orologio

<<[. . .] già a Pastrufazio, ha voluto schiacciar sotto i piedi un orologio, come fosse uva.... che era un ricordo di famiglia [. . .]>>


Capitolo 2, pag. 52

OROLOGIO: è lo strumento utilizzato per la misurazione del trascorrere del tempo. I moderni orologi sono costituiti da un motore, da un sistema di trasmissione e di controllo dell'energia e da un indicatore del tempo (quadrante). Gli orologi più antichi erano chiamati "meridiane" ed erano costituiti in un paletto fissato nel terreno. Le meridiane misuravano il tempo in base all'angolazione dell'ombra del paletto, quindi risultavano inutili per scandire il tempo in giornate nuvolose o durante la notte. Successivamente si passò agli orologi a pendolo fino ai moderni orologi automatici. 


Da sempre la misurazione del tempo è stata legata gli astri. Questo è l'orologio astronomico di Praga.

Il parafulmine

<<[. . . con una lunga e nera stanga in coppa, per il parafulmine e la bandiera. Altre [. . .]>>


Capitolo 1, pag. 23

PARAFULMINE: inventato dal famoso fisico americano Benjamin Franklin dopo varie considerazioni dello stesso sulle scariche elettriche atmosferiche. Fu adottato per la prima volta in Francia, a Parigi nel 1752 e di lì in poi diventò uno strumento fondamentale per la salvaguardia di edifici molto alti, torri, campanili, statue, contro i vari problemi causati dai possibili fulmini che potevano colpirli. Il parafulmine (nella sua forma più semplice) è costituito in un'asta metallica, che termina con una o più punte, che attira il fulmine e lo scarica, successivamente, a terra tramite una fume metallica, spesso di rame.


Esempio di un fulmine che viene attirato da un parafulmine

La pistola

<< [. . .] Aveva un cintura di cuoio con fondina e pistola, si capiva subito che conosceva l'uso delle armi. [. . . ] >>

Capitolo 1, pag. 17

PISTOLA: invenzione che risale ai primi dell'Ottocento, quando si iniziò a scoprire che alcuni composti chimici esplodevano se sottoposti a percussione. La pistola è un'arma da fuoco, potenzialmente letale, in grado di sparare un proiettile ad altissime velocità. Il termine probabilmente deriva dalla città toscana di Pistoia che verso la metà del Cinquecento era piena di botteghe e validi armaioli; altre fonti fanno risalire il termine alla parola ceca pìst'ala ("tubo", "canna"); mentre per altri ancora deriva dalla moneta spagnola "pistoles" che ha lo stesso diametro del calibro degli schioppi d'allora. Comunque sia, anche questa tecnologia si è evoluta nel tempo passando dalle primitive pistole in grado di sparare un solo colpo (a quell'epoca si usavano pistole con più canne per poter sparare più colpi) alla modernissime pistole automatiche, di diverso calibro, che sparano anche raffiche di proiettili. 




Il telefono

<< [. . .] Lukones: un villaggio con oficina de correos (ufficio postale), telefono, levatrice, tabacchi, medico condotto, albergo, [. . .] >>


Capitolo 1, pag. 12

TELEFONO: Il telefono, ormai strumento di vitale importanza, è una delle invenzioni più importanti nel mondo delle comunicazioni. Al giorno d'oggi è utilizzato per qualunque necessità (basta vedere i più recenti smartphone in grado di fare quasi tutto) introdotto nella vita quotidiana per comunicazioni immediate a distanza. L'invenzione del telefono è attribuita ad Antonio Meucci, un inventore italiano (fiorentino per la precisione) che nel 1871 dimostrò il funzionamento di un macchina, da lui chiamata "telettrofono". Anche se il primo a realizzare un apparecchio elettrico in grado di comunicare a distanza fu il valdostano Innocenzo Manzetti già negli anni cinquanta dell'Ottocento basato sull'induzione elettromagnetica. Di lì in poi il telefono ha iniziato la sua evoluzione fino ai più moderni telefoni che si articolano in varie categorie: dal telefono con filo al telefono senza filo; dal cellulare al telefono satellitare (per citarne alcune).


La radio

<< [. . .] I pochi Indios superstiti alla Reconquista e prevenuti fino al secolo e ai clamori della radio, vivono a tribù e quasi a branchi nei lontani [. . .] >>


Capitolo 1, pag. 9 - 10

RADIO: è la prima parola, che ha a che fare con la tecnologia, che troviamo leggendo il libro. La radio fu "un'idea" di Nikola Tesla, poi ripresa da Guglielmo Marconi, al quale inizialmente furono riconosciuti i diritti di brevetto ma che successivamente furono assegnati a Tesla. La radio è una strumento utilizzato nelle telecomunicazioni per trasmettere informazioni attraverso le onde elettromagnetiche. Negli anni in cui si sviluppa la vicenda, la radio vide i suoi primi successi, che man mano la portarono ai vertici per comunicazioni e propaganda, diventando uno degli strumenti più utilizzati dai mass media, fino all'introduzione dei televisori.



  

Una breve analisi

La Cognizione del dolore è un libro ambientato nell'immediato dopoguerra, nell'immaginario stato andino del Maradagàl, precisamente: Lukones, 1934. Il libro si divide in due parti, (Parte I: Capitoli 1 - 4; Parte II: Capitoli 5 - 9) ma entrambe hanno un unico protagonista: Gonzalo Pirobutirro (nonché alter ego trasfigurato di Gadda). Il tema principale del libro, però, resta lo stesso; l'autore, con quest'opera, ha voluto analizzare il dolore in tutte le sue forme, come egli stesso racconta ai microfoni della Rai in un'intervista che è possibile visionare al seguente link: