Indice

1 Presentazione
     
      1.1      Il libro
      1.2      Una breve analisi

2 Comunicazioni

      2.1      La radio
      2.2      Il telefono

3 Armi

      3.1      La pistola
      3.2      La rivoltella
      3.3      Il fucile
      3.4      La mitragliatrice

4 Veicoli

      4.1      L'automobile
                 4.1.1      Il clacson
                 4.1.2      Il motore
      4.2      La locomotiva
      4.3      La bicicletta
      4.4      Il treno

5 Illuminazione

      5.1      La lampada
      5.2      La lucernetta a petrolio
      5.3      La lampadina a pila
      5.4      La lanterna

6 Abitazione

      6.1      Il parafulmine
      6.2      Il caminetto

7 Lo stetoscopio

8 Il serbatoio in pressione

9 L'orologio

10 La bilancia

11  Abbecedario

Abbecedario

Armi
Battibecco
Contadini
Dolore
Elisabetta Francois
Figlio
Gonzalo Pirobutirro (Don, protagonista)
Higueròa (Dottor Felipe Higueròa, uno dei personaggi)
Ira
Lukones (villaggio immaginario in cui inizia la vicenda)
Maradagàl (stato immaginario in cui è ambientata la vicenda)
Nistitùto provincial de vigilancia para la noche (associazioni provinciali di vigilanza per la notte)
Odio
Parapagàl (stato con cui era in guerra il Maradagàl)
Quadrante (orologio da polso)
Rapporti (quelli tra madre a figlio messi al centro della storia)
Spagnoli
Trabatta (Cavalier, un protagonista secondario)
Umore
Vigilanza
Zoccoli

La lanterna

<<[. . .] Alcuni deposero le lanterne, Tennero, nel corridoio al piano superiore [. . .]>>


Capitolo 9, pag. 188

LANTERNA: con il termine lanterna si indica un utensile che, all'interno di una copertura in vetro, contiene una luce. Le lanterne possono essere di vario tipo, oggi vengono utilizzate quelle elettriche che sono seguite ai modelli a gas e a quelli a olio. Vedi anche i post su lampada.




La mitragliatrice

<<[. . .] con una mano sul manubrio della mitragliatrice: era visibile, in parte, la struttura [. . .]>>


Capitolo 9, pag. 188

MITRAGLIATRICE: arma automatica, montata o portatile. Idea di Leonardo Da Vinci che produsse uno schema di un'arma ad otto canne a mano e a manovella. La prima mitragliatrice a canna singola fu realizzata nel 1718 (Puckle Gun). Successivamente, le tecniche di realizzazione delle mitragliatrici sono migliorate e migliorano tutt'ora con le varie esigenze e funzionalità che si richiedono in guerra. La mitragliatrice viene azionata come ogni arma da un grilletto il quale, però, a differenza delle pistole, spara una raffica (serie) di colpi che termina quando si lascia il grilletto (oppure quando finiscono i colpi). Esistono vari tipi di mitragliatrici che sono: leggere, medie, pesanti, ad uso generalizzato, pesanti contraerei, a canne rotanti.


M-134 Minigun, mitragliatrice a canne rotanti in grado di sparare dai 2000 a 6000 colpi al minuto

Il fucile

<<[. . .] avevano armi, uno addirittura il fucile, il cugino dell'alcade una pistola, [. . .]>>


Capitolo 9, pag. 187

IL FUCILE: è un'arma da fuoco che a differenza delle pistole ha un calcio e la canna più lunga. Il calcio fa in modo che il fucile sia usato appoggiandolo alla spalla. Lo sviluppo del fucile iniziò nel XIV secolo ma a quei tempi erano molto simili a piccoli cannoni. Attualmente esistono vari modelli di fucili che vanno da quelli con cartuccia non unitaria a quelli con cartuccia unitaria, da quelli con sistemi di retrocarica a quelli a caricatore interno o esterno. 


AK-47 fucile a caricatore esterno utilizzato ed esportato dall'Unione Sovietica durante la Guerra Fredda

La lampadina a pila

<<[. . .] Levò dal comodino la rivoltella, e una lampadina a pila, e girato il fermo [. . .]>>


Capitolo 8, pag. 157


LAMPADINA A PILA: è una lampadina capace di creare luce sfruttando l'energia elettrica emessa da una batteria. La lampadina è collegata, tramite fili conduttori (di rame), ai poli della pila. La corrente elettrica nel suo flusso incontra la lampadina (resistenza) cedendo energia che mette in funzione la lampadina (realizzando un circuito).


Circuito costituito da una batteria che accende la lampadina, il tutto collegato da fili conduttori di rame

La rivoltella

<<[. . .] Levò dal comodino la rivoltella, e una lampadina a pila, e girato il fermo [. . .]>>


Capitolo 8, pag. 157


RIVOLTELLA: conosciuta anche come pistola a tamburo o revolver è un tipo di pistola. Nel 1818 l'inglese Elisha Collier aveva sviluppato un modello di rivoltella molto simile a quella attuale. La rivoltella attuale è costituiva da un corpo rotante (tamburo) capace di illimitate rivoluzioni. Dopo ogni sparo il tamburo compie una piccola rotazione per cambiare camera (nome che indica il luogo del tamburo nel quale viene inserito il proiettile) e permettere un nuovo sparo azionato dal grilletto. 


Disegno di una rivoltella (la parte indicata con il numero 32 è il tamburo ed è possibile vedere le varie camere)

Il motore

<<[. . .] lacerando coi ruggiti del motore e con gli strilli de' suoi sbatacchiati [. . .]>>


Capitolo 7, pag. 152


MOTORE: è una macchina in grado di trasformare una sorgente di energia (chimica, elettrica, termica) in energia meccanica o lavoro. In questo caso l'autore fa rifermento al motore di un'automobile. I primi motori vennero realizzati per le macchine a vapore in cui la produzione di vapore (prodotto da acqua surriscaldata in una caldaia) espande un cilindro che spinge su un pistone il cui moto viene successivamente trasferito ad una ruota o un volano. Il motore a vapore fu successivamente sostituito dal motore a combustione interna sul quale si basano le automobili moderne.


Schema di una macchina a vapore


Esempio di motore moderno (Motore dell'Audi A7)

Il caminetto

<<[. . .] Nessun aumento di temperatura si verificò nella sala, davanti a quella macchina operante per sentito dire, a rendimento termico nulla, che è il fesso e assolutamente rimbecillito caminetto. [. . .]>>


Capitolo 7, pag. 147


CAMINETTO: è il primo strumento che è stato utilizzato per il riscaldamento delle abitazioni private. E' anche identificato con il nome di camino o fuoco. E' realizzabile di qualsiasi dimensione ed, attualmente, con qualsiasi materiale. Il combustibile principale per la generazione del fuoco che riscalda l'ambiente è la legna, posta nel centro del caminetto e bruciata. Il calore si espande nella stanza per irraggiamento e il fumo (prodotto dalla combustione) viene assorbito dalla canna fumaria che sale lungo la parete e conduce il fumo all'esterno dell'abitazione. 


Struttura di un caminetto

La bilancia

<<[. . .] nel concorso, e troppo valida attenuante in Bilancia. Cioè circa gli errori, [. . .]>>

Capitolo 6, pag. 129

BILANCIA: è uno strumento utilizzato per la misura del peso di un oggetto. Le prime bilance erano costituite da due bracci, alle cui estremità pendevano dei piatti, unite da un perno centrale ed erano usate per il confronto del peso di due oggetti. Le moderne bilance analitiche, invece, sono strumenti molto precisi e determinano il peso dell'oggetto posato sull'unico piatto di questa bilancia. 


Bilancia tradizionale a due braccia

Bilancia analitica modena ad alta precisione

La lucernetta a petrolio

<<[. . .] Il cuore le martellava nella incertezza, si fece a preparare, sulla tavola, la lucernetta a petrolio. Ma non vi riuscì subito [. . .]>>


Capitolo 6, pag. 123

LUCERNETTA A PETROLIO: anche chiamata lampada a petrolio o a cherosene è costituita da un bulbo contenete il combustibile (petrolio), uno stoppino che va dal bulbo all'esterno e da un vetro aperto (copri lampada). La luce è creata dalla combustione dello stoppino sempre inumidito del petrolio contenuto nel bulbo. Veniva utilizzata nel medio oriente grazie anche alle spontanee sorgenti di petrolio in superficie, mentre in occidente, i greci e i romani, utilizzavano lampade ad olio data la poca presenza di sorgenti spontanee di petrolio.


Una lampada da tavolo a petrolio

La lampada

<<[. . .] xilografie mortuarie fino ai carmi d'un reduce senza endecasillabi: lampade funerarie e motti e fiammelle e perennis ardeo: [. . .]>>


Capitolo 5, pag. 120

LAMPADA: fin dall'antichità l'uomo ha cercato un rimedio all'oscurità del buio, provando a creare strumenti di illuminazione. I greci e i romani utilizzavano delle lampade ad olio mentre nel medio oriente veniva utilizzato, come combustibile, il petrolio (lampade a petrolio). Le lampade più antiche, quindi, sono quelle costituite da un combustibile liquido in un recipiente. Nel XIX secolo il combustibile liquido fu sostituito da un combustibile gassoso per l'illuminazione di abitazioni private. Con l'avvento dell'energia elettrica, furono introdotte le lampade elettriche che creano luce attraverso le lampadine al loro interno, utilizzate tutt'ora.


Una moderna lampada da tavolo

Il clàcson

<<[. . .] dentro il fasto verminoso dell'eternità. Un clàcson, dalla camionale: e il [. . .]>>


Capitolo 5, pag. 116

CLACSON: utilizzato nelle automobili, ma più in generale in tutti i veicoli, è un dispositivo elettronico, che azionato da un motore elettrico, riproduce un suono (che può essere scritto come: "HA-UU-HA") di segnalazione per veicoli. Comunemente, viene messo sul volante, fu ideato dall'inventore americano Miller Reese Hutchinson nel 1908 e commercializzato nel 1914 dall'azienda Klaxon (da qui il termine "clacson") e presto divenne famoso in tutto il mondo già dalla prima guerra mondiale.

Il treno

<<[. . .] Andava le strade arse lungo il fuggire degli olmi, dopo la polvere verso le sere ed i treni. Il suo figlio primo. Oh! [. . .]>>

Capitolo 5, pag. 116

TRENO: è il termine usato per indicare un veicolo atto alla circolazione su ferrovie per il trasporto pubblico. Veicoli simili venivano utilizzati, anche prima della rivoluzione industriale, nelle miniere, ma, in molti casi, non avevano i binari o al più avevano una guida in legno. Solo dopo la rivoluzione industriale e con le grandi scoperte sull'applicazione del motore a vapore si realizzarono i primi prototipi di treno con motore a vapore. Per ulteriori informazioni vedi anche: locomotiva.


Prospetto e pianta di un treno, per notarne la struttura.

La bicicletta

<<[. . .] quasi un aggrumato scintillamento: una bicicletta: dalla strada della costa. [. . .]>>


Capitolo 4, pag. 94

BICICLETTA: il più comune tra i veicoli. Sfrutta la forza muscolare delle gambe per mettere in moto le ruote, (due, allineate una dietro l'altra, una delle quali è quella motrice) saldamente ancorare al telaio. Molti i tentativi di cambiare il design di questo veicolo ma tutti vani. La bicicletta, da quando la ricordiamo, ha sempre avuto una struttura simile a quella che ha oggi, a parte alcuni periodi di prova di alcune nuove "forme" tutti vani. Durante la prima guerra mondiale, la bicicletta, era usata dai bersaglieri ciclisti!


Evoluzione della bicicletta

Il serbatoio in pressione

<<[. . .] come un cavallino allo schioccar della frusta. Un serbatoio in pressione, che appena aprirgli un rubinettino sotto la pancia [. . .]>>


Capitolo 4, pag. 93

SERBATOIO IN PRESSIONE: è un recipiente progettato per contenere un fluido ad una pressione diversa da quella esterna. Di solito sono usati per compressori alternativi, colonne di distillazione in raffinerie e impianti petrolchimici, recipienti di reattori nucleari. La progettazione di questi recipienti necessita di calcoli precisi che sono diversi per ogni paese di destinazione (a causa delle differenti pressioni).


Quello in figura è considerato un "carro armato" tra i serbatoi in pressioni ed è usato per contenere gas naturale

La locomotiva

<<[. . .] Ansimava leggermente, come una locomotiva che seguiti a soffiare anche dopo ferma, nonostante la presenza [. . .]>>


Capitolo 3, pag. 68

LOCOMOTIVA: munita di motore, utilizza la forza motore per il traino di un treno. I primi tentativi per modelli di locomotiva sono stati realizzati nelle miniere di carbone in seguito alla rivoluzione industriale per sostituire la forza degli animali nei lavori pesanti. La prima locomotiva funzionante fu creata dall'inventore Richard Trevithick che nel 1804, sull'onda dell'entusiasmo portato dalle varie applicazioni del motore a vapore, riuscì a creare una locomotiva a vapore per le miniere. Di lì in poi il progresso ha portato all'ottimizzazione della locomotiva che avuto varie varianti (elettrica, diesel a trasmissione meccanica, diesel-elettrica, diesel-idraulica, a turbina) fino ai moderni studi su locomotive a biogas.


Locomotiva a vapore

L'automobile

<<[. . .] si lasciò andare finalmente a proporgli una gitarella in automobile per l'indomani, con la Giovanna e la Pina. [. . .]>>


Capitolo 3, pag. 61

AUTOMOBILE: veicolo in grado in muoversi autonomamente, senza l'utilizzo diretto di forze animali, umane, del vento o gravitazionali. Il termine automobile ha vari sinonimi, atti a descrivere la stessa cosa (come: autovettura, auto, macchina). L'idea dell'automobile era presente già nel XIII secolo quando Bacone profetizzava l'avvento di carri che corressero senza carri. Successivamente, anche Leonardo Da Vinci iniziò a disegnare prototipi di automobili senza però realizzarne alcuno. Il primo prototipo settecentesco è di Cugnot ma l'automobile si affermò nell'Ottocento con varie tipologie di motori. L'auto, con il motore endotermico e la benzina, si è affermata alla fine della prima guerra mondiale.


Uno dei primi modelli di automobile (Benz "Velo" model 1894 by Carl Benz)

Lo stetoscopio

<<[. . .] Poi gli mise lo stetoscopio sul cuore e sugli apici: per gli apici, sia davanti che [. . .]>>


Capitolo 3, pag. 59

STETOSCOPIO: è uno strumento medico utilizzato nella pratica medica per l'auscultazione del torace dei propri pazienti. Fu inventato da René-Théophile-Hyacinthe Laennec nel 1816 in Francia. Gli stetoscopi più comuni funzionano tramite la trasmissione di suoni dal petto, attraverso dei canali contenti aria, alle orecchie dell'uditore, a differenza di quelli elettronici che permettono, tramite un amplificazione del suono, anche di udire i suoni più deboli.

Un classico stetoscopio

L'orologio

<<[. . .] già a Pastrufazio, ha voluto schiacciar sotto i piedi un orologio, come fosse uva.... che era un ricordo di famiglia [. . .]>>


Capitolo 2, pag. 52

OROLOGIO: è lo strumento utilizzato per la misurazione del trascorrere del tempo. I moderni orologi sono costituiti da un motore, da un sistema di trasmissione e di controllo dell'energia e da un indicatore del tempo (quadrante). Gli orologi più antichi erano chiamati "meridiane" ed erano costituiti in un paletto fissato nel terreno. Le meridiane misuravano il tempo in base all'angolazione dell'ombra del paletto, quindi risultavano inutili per scandire il tempo in giornate nuvolose o durante la notte. Successivamente si passò agli orologi a pendolo fino ai moderni orologi automatici. 


Da sempre la misurazione del tempo è stata legata gli astri. Questo è l'orologio astronomico di Praga.

Il parafulmine

<<[. . . con una lunga e nera stanga in coppa, per il parafulmine e la bandiera. Altre [. . .]>>


Capitolo 1, pag. 23

PARAFULMINE: inventato dal famoso fisico americano Benjamin Franklin dopo varie considerazioni dello stesso sulle scariche elettriche atmosferiche. Fu adottato per la prima volta in Francia, a Parigi nel 1752 e di lì in poi diventò uno strumento fondamentale per la salvaguardia di edifici molto alti, torri, campanili, statue, contro i vari problemi causati dai possibili fulmini che potevano colpirli. Il parafulmine (nella sua forma più semplice) è costituito in un'asta metallica, che termina con una o più punte, che attira il fulmine e lo scarica, successivamente, a terra tramite una fume metallica, spesso di rame.


Esempio di un fulmine che viene attirato da un parafulmine

La pistola

<< [. . .] Aveva un cintura di cuoio con fondina e pistola, si capiva subito che conosceva l'uso delle armi. [. . . ] >>

Capitolo 1, pag. 17

PISTOLA: invenzione che risale ai primi dell'Ottocento, quando si iniziò a scoprire che alcuni composti chimici esplodevano se sottoposti a percussione. La pistola è un'arma da fuoco, potenzialmente letale, in grado di sparare un proiettile ad altissime velocità. Il termine probabilmente deriva dalla città toscana di Pistoia che verso la metà del Cinquecento era piena di botteghe e validi armaioli; altre fonti fanno risalire il termine alla parola ceca pìst'ala ("tubo", "canna"); mentre per altri ancora deriva dalla moneta spagnola "pistoles" che ha lo stesso diametro del calibro degli schioppi d'allora. Comunque sia, anche questa tecnologia si è evoluta nel tempo passando dalle primitive pistole in grado di sparare un solo colpo (a quell'epoca si usavano pistole con più canne per poter sparare più colpi) alla modernissime pistole automatiche, di diverso calibro, che sparano anche raffiche di proiettili. 




Il telefono

<< [. . .] Lukones: un villaggio con oficina de correos (ufficio postale), telefono, levatrice, tabacchi, medico condotto, albergo, [. . .] >>


Capitolo 1, pag. 12

TELEFONO: Il telefono, ormai strumento di vitale importanza, è una delle invenzioni più importanti nel mondo delle comunicazioni. Al giorno d'oggi è utilizzato per qualunque necessità (basta vedere i più recenti smartphone in grado di fare quasi tutto) introdotto nella vita quotidiana per comunicazioni immediate a distanza. L'invenzione del telefono è attribuita ad Antonio Meucci, un inventore italiano (fiorentino per la precisione) che nel 1871 dimostrò il funzionamento di un macchina, da lui chiamata "telettrofono". Anche se il primo a realizzare un apparecchio elettrico in grado di comunicare a distanza fu il valdostano Innocenzo Manzetti già negli anni cinquanta dell'Ottocento basato sull'induzione elettromagnetica. Di lì in poi il telefono ha iniziato la sua evoluzione fino ai più moderni telefoni che si articolano in varie categorie: dal telefono con filo al telefono senza filo; dal cellulare al telefono satellitare (per citarne alcune).


La radio

<< [. . .] I pochi Indios superstiti alla Reconquista e prevenuti fino al secolo e ai clamori della radio, vivono a tribù e quasi a branchi nei lontani [. . .] >>


Capitolo 1, pag. 9 - 10

RADIO: è la prima parola, che ha a che fare con la tecnologia, che troviamo leggendo il libro. La radio fu "un'idea" di Nikola Tesla, poi ripresa da Guglielmo Marconi, al quale inizialmente furono riconosciuti i diritti di brevetto ma che successivamente furono assegnati a Tesla. La radio è una strumento utilizzato nelle telecomunicazioni per trasmettere informazioni attraverso le onde elettromagnetiche. Negli anni in cui si sviluppa la vicenda, la radio vide i suoi primi successi, che man mano la portarono ai vertici per comunicazioni e propaganda, diventando uno degli strumenti più utilizzati dai mass media, fino all'introduzione dei televisori.



  

Una breve analisi

La Cognizione del dolore è un libro ambientato nell'immediato dopoguerra, nell'immaginario stato andino del Maradagàl, precisamente: Lukones, 1934. Il libro si divide in due parti, (Parte I: Capitoli 1 - 4; Parte II: Capitoli 5 - 9) ma entrambe hanno un unico protagonista: Gonzalo Pirobutirro (nonché alter ego trasfigurato di Gadda). Il tema principale del libro, però, resta lo stesso; l'autore, con quest'opera, ha voluto analizzare il dolore in tutte le sue forme, come egli stesso racconta ai microfoni della Rai in un'intervista che è possibile visionare al seguente link:

Il libro

Carlo Emilio GADDA, La cognizione del dolore, Garzanti Editori, Milano1988.


da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/aforismi/tristezza/frase-31095?f=a:2247>
da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/aforismi/tristezza/frase-31095?f=a:2247>
Tutti i dettagli su trama, tematiche, edizioni, traduzioni, genesi e produzione puoi trovarle al seguente link: 


"Era il male oscuro di cui le storie e le leggi e le universe discipline delle gran cattedre persistono a dover ignorare la causa, i modi: e lo si porta dentro di sé per tutto il folgorato scoscendere d'una vita, più greve ogni giorno, immediato."
Citazione dell'autore all'interno del libro.